“Non possiamo risolvere i problemi utilizzando lo stesso modo di pensare che li ha creati” 
A. Einstein

Oggigiorno ci troviamo davanti una nuova inevitabile svolta individuale e collettiva. Ora è tutto nelle nostre mani e il passaggio lo faremo insieme. 

Il primo semplice passo da fare sarebbe di ritrovare la gratitudine per la vita stessa e per ciò che l’ha sostenuta e che continua a sostenerla. La gratitudine è il riconoscimento che non ci siamo fatti da soli, che esiste qualcosa più grande di noi.
La gratitudine non è un’emozione, non è un pensiero, non è una dichiarazione mentale.

La gratitudine è uno stato interiore. Quando siamo grati non possiamo essere infelici.

La gratitudine spalanca le porte verso la crescita, verso il più grande. Esprime con stupore e meraviglia la vera essenza, riduce i bisogni e aumenta la forza. Permette di vivere pienamente non solo con sé stessi ma anche in completa armonia con l’ambiente circostante che garantisce le condizioni per la salvaguardia della vita (la natura, le persone). La profonda gratitudine all’interno dell’organismo ottimizza le condizioni di salute e longevità producendo delle sostanze chimiche; neurotrasmettitori e ormoni come la serotonina, la melatonina, la dopamina e l’ossitocina, le condizioni ideali per l’espressione massima del potenziale che la vita ci offre.
La pace, l’amore e il riconoscimento che si susseguono creano sinergia, danno forza e sopprimono le paure. Calmano il respiro, sincronizzano il battito cardiaco e le onde cerebrali aprendo le porte verso le capacità straordinarie d’unione e di guarigione.
Un senso dell’esistenza che va oltre alle capacità guerriere in cui siamo rimasti prigionieri.

La gratitudine e l’amore trovano lo spazio solo nel presente, nell’attimo fuggente, riempiendolo, lo rendono eterno.

Accogliere il passato come risorsa
Guardare al futuro come un potenziale inestimabile 
Vivere il presente con profonda gratitudine e amore


Resilienza Apertura Benevolenza